Un enzima promette di attenuare i sintomi della celiachia
Si chiama ALV003, ed è stato testato da un gruppo di scienziati finlandesi
Pubblicato il 25/06/2014Un gruppo di scienziati finlandesi ha testato un nuovo trattamento non alimentare per proteggere i celiaci dal rischio di assunzione di glutine. Sviluppato all'Università di Tampere, il trattamento si basa su un enzima specifico che sarebbe in grado di ridurre i problemi e le lesioni causati da un’esposizione al glutine da parte delle persone che soffrono di celiachia. L’enzima testato si chiama “ALV003” ed è stato somministrato per via orale in concomitanza con l’assunzione di glutine in uno studio clinico randomizzato, controllato e in doppio cieco.
Secondo quanto emerge dallo studio, pubblicato su Gastroenterology (la rivista dell’American Gastroenterological Association), il gruppo di scienziati - capeggiato dalla dottoressa Marja-Leena Lahdeaho - ha reclutato alcuni pazienti celiaci che sono stati suddivisi casualmente in due gruppi e avviati a una dieta composta da alimenti privi di glutine, ma integrata a parte con del glutine per un totale massimo di due grammi al giorno – equivalenti a circa la metà di una fetta media di pane. I risultati hanno mostrato che nel gruppo a cui era stato somministrato l’enzima ALV003 al momento dell’ingestione del glutine, vi era una diminuzione delle lesioni indotte dal glutine all’intestino tenue e il trattamento è risultato essere ben tollerato. Al contrario, i sintomi gastrointestinali della celiachia come nausea e dolori addominali erano maggiori nel gruppo placebo rispetto a quelli trattati con l’enzima.
«Il potenziale di ALV003 per la malattia celiaca è significativo – spiega la dottoressa Lahdeaho – dato che l’esposizione costante a bassi livelli di glutine può portare i pazienti a sperimentare sintomi persistenti e un’infiammazione intestinale cronica, nonostante stiano seguendo una dieta rigorosamente priva di glutine».
Il glutine può facilmente causare una contaminazione incrociata durante la trasformazione degli alimenti. Oltre a questo, molte etichette dei prodotti alimentari possono essere imprecise, fuorvianti o inesatte. Come hanno fatto notare i ricercatori, una dieta senza glutine è socialmente complicata e costosa, e attenervisi rigorosamente è assai problematico. Per questi e altri motivi, vi è la necessità di sviluppare una terapia farmacologica che funzioni con o in sostituzione di una dieta priva di glutine. E l’enzima testato promette di essere un possibile trattamento.