Benessere, aumenta il consumo di alimenti senza glutine tra non celiaci
Le persone attente al benessere, anche se non celiache, ritengono positivo eliminare il glutine dalla dieta. Lo afferma un'indagine dell'istituto Apertamente.
Pubblicato il 16/11/2014Gli alimenti senza glutine non sono consumati solo dalle persone celiache, ma anche da chi è attento al benessere. Questo il risultato della ricerca realizzata dall'istituto Apertamente, che ha profilato i consumatori di cibi gluten free per capire le ragioni dei loro acquisti.
La ricerca, presentata ieri pomeriggio al Gluten Free Expo 2014 - il salone fieristico dedicato all'alimentazione senza glutine, in corso fino a domani a RiminiFiera - è partita da una domanda precisa: perché un individuo non malato dovrebbe acquistare prodotti senza glutine?
Chi è affetto da celiachia è obbligato a consumare prodotti privi di glutine, la proteina presente nel grano e in altri cereali minori, che causa un grave malessere se ingerita da chi è colpito da questa patologia. Ma a fianco di queste persone - che rappresentano circa l'1% della popolazione italiana - c'è un più ampio target di consumatori attenti al benessere nella vita, nel lavoro e nell'alimentazione, che ritiene positivo eliminare il glutine dalla propria dieta, acquistando di conseguenza alimenti destinati ai celiaci.
«Gli alimenti senza glutine sono considerati salutari e benefici per l'organismo dalle persone attente al benessere», afferma Marco Besana, ricercatore dell'istituto Apertamente.
C'è una netta differenza di approccio tra i celiaci e i consumatori non malati di alimenti senza glutine: «Il celiaco, essendo costretto a consumare alimenti senza glutine, evidenzia una minore criticità nei confronti del gusto e della sfiziosità rispetto al target "benessere", che scegliendo volontariamente di consumare cibi senza glutine, li considera di qualità inferiore rispetto agli alimenti normali».
Ovviamente tutto questo, conclude Besana, si traduce in «un'opportunità per le aziende produttrici di alimenti senza glutine, perché possono fare riferimento a un target più ampio».
Maggiori dettagli nell'intervista a Marco Besana, disponibile cliccando sul video qui sotto.