Sensibilità al glutine non celiaca: la medicina la riconosce
Tracciate le nuove linee guida di questa sindrome distinta dalla celiachia, ma altrettanto fastidiosa. Le ha pubblicate la rivista Nutrients.
Pubblicato il 29/07/2015Il glutine fa male non solo ai celiaci, ma anche a chi ha una "Sensibilità al glutine non celiaca", cioè una sindrome distinta dalla celiachia che finalmente la scienza ha cominciato a classificare ufficialmente.
La sensibilità al glutine non celiaca (Sgnc) è caratterizzata da sintomi multi-sistemici intestinali ed extra-intestinali, collegati alla reazione del nostro organismo ai cibi contenenti glutine. Questo secondo trenta tra i maggiori esperti mondiali dei disturbi correlati al glutine, che insieme hanno tracciato le nuove linee guida per la diagnosi della Sensibilità al glutine non celiaca. La recente pubblicazione sulla rivista scientifica Nutrients, dal titolo “Diagnosis of Non-Celiac Gluten Sensitivity (NCGS): The Salerno Experts’ Criteria”, in assenza di biomarker, rappresenta la prima raccomandazione, condivisa a livello internazionale, di modello di protocollo diagnostico per la conferma della patologia.
Secondo l’ultima revisione degli studi, dal punto di vista epidemiologico si stima che la sensibilità al glutine non celiaca sia più frequente della celiachia (1% della popolazione) e che colpisca soprattutto le donne rispetto agli uomini. In generale, l’insorgenza dei sintomi appare dopo poche ore o giorni rispetto all’assunzione di glutine. Per quanto riguarda la terapia, la risposta degli esperti è che questa sia rappresentata da una dieta senza glutine, esattamente come nel caso della celiachia.
Uno degli elementi apparso chiaro fin da subito dallo studio è che la Sgnc può presentarsi in molti casi come una sindrome transitoria, che non rende necessario un regime di dieta senza glutine, particolarmente rigido e sicuramente non a vita, come è invece necessario per la celiachia: «La diagnosi della Sensibilità al glutine non celiaca – spiega Carlo Catassi dell'Università Politecnica delle Marche – non dovrebbe essere solo una diagnosi di esclusione. Esiste nel mondo scientifico e nella classe medica in generale la precisa necessità di definire procedure standardizzate e comparabili, che possano guidare gli operatori della salute alla conferma dei casi di sospetta Sgnc».
fonte: Ansa