Batteri intestinali possibili responsabili della celiachia?
Uno studio dell'Università del Canada cerca di fare il punto.
Pubblicato il 14/03/2016Nel tentativo di capire le cause della malattia celiaca, uno studio dell'Istituto di Ricerca della Salute Intestinale dell'Università del Canada ha osservato la risposta del sistema immunitario al glutine, al variare della flora batterica intestinale, nei topi intolleranti al glutine.
Il team, capitanato dalla dottoressa Elena F. Verdu, ha studiato tre gruppi di topi, tutti con il gene DQ8 espresso, presente anche negli umani e che li rende geneticamente intolleranti al glutine. Ogni gruppo di topi era caratterizzato da una flora batterica intestinale differente:
- senza flora batterica
- esente da organismi patogeni specifici (SPF), in particolare senza Proteobacteria
- con organismi patogeni specifici, incluso stafilococco, streptococco e Helicobacter.
I ricercatori hanno esposto al glutine ogni gruppo di topi e i risultati più importanti sono stati ottenuti con il gruppo di topi senza flora batterica, nel quale si sono evidenziati:
- alti livelli di linfociti intraepiteliali nell’intestino (segno evidente della celiachia, assenti nei topi esenti da SPF);
- aumento dei livelli di morte cellulare degli enterociti;
- alterazioni dei villi intestinali;
- sviluppo di anticorpi in risposta a un componente del glutine, detto gliadina.
Il team ha inoltre scoperto che la patologia glutine indotta era sospesa nei topi esenti da organismi patogeni specifici, ma che la situazione cambiava all’introduzione dell’Escherichia coli, di un paziente affetto da celiachia. Infine, il gruppo di topi con gli organismi patogeni specifici convenzionali ha dimostrato una maggiore patologia glutine indotta rispetto ai topi esenti da SPF. Pertanto il team ha pensato di investigare maggiormente sulla presenza dei Proteobacteria, come Escherichia coli e Helicobacter.
Come afferma dottoressa Verdu, «questi studi dimostrano che il disturbo delle prime colonizzazioni microbiche e l’introduzione della disbiosi, caratterizzata dai Proteobacteria, aumentano la gravità della risposta al glutine nei topi geneticamente predisposti all’intolleranza. L’importanza dei dati raccolti ha messo in evidenza che l’aumento della celiachia, negli ultimi 50 anni, potrebbe essere causata, in parte, dall’interferenza dell’equilibrio della flora batterica intestinale. Pertanto, le terapie specifiche macrobiotiche potrebbero aiutare nella prevenzione e nella cura della celiachia nei soggetti a moderato rischio genetico».
In un editoriale legato allo studio, il dottor Robin G. Lorenz della University of Alabama a Birmingham ha fatto notare che, sebbene queste ricerche suggeriscano che la presenza del Proteobacteria potrebbe essere importante nella celiachia, i risultati non fanno pensare che questo batterio possa esserne la causa. Per contro, ha suggerito che è proprio il Proteobacteria in qualche modo a migliorare la risposta immunitaria al glutine o alla gliadina.
fonte: Pazienti.it