La mensa senza glutine è un diritto di tutti i celiaci
A garantirlo è la legge italiana: ecco tutti i riferimenti normativi
Pubblicato il 16/08/2017Le persone celiache hanno diritto a un servizio di mensa senza glutine adatto alle proprie condizioni, sia sui luoghi di lavoro che in quelli di studio. A garantirlo è lo Stato italiano, che con la legge 123/2005 prevede il diritto dei celiaci a una mensa speciale nei luoghi di studio e lavoro pubblici, mentre purtroppo non esiste ancora un'analoga tutela nei luoghi privati.
Il portale di informazione e consulenza legale La legge per tutti ha dedicato di recente uno speciale a questo argomento della mensa senza glutine, che riprendiamo per divulgare queste notizie molto importanti ed esaurienti.
Diritto alla mensa senza glutine dello studente e del lavoratore celiaco in luoghi pubblici
«Le disposizioni a tutela delle persone celiache prevedono che la persona celiaca iscritta a un istituto pubblico di istruzione e il lavoratore affetto da celiachia collocato nei ranghi di una pubblica amministrazione hanno diritto a un servizio mensa speciale, che permetta di somministrare loro pasti privi di glutine», spiega La legge per tutti.
La normativa prevede addirittura uno stanziamento annuale di fondi per l'istituzione di tali tipi di mensa senza glutine. L'erogazione avviene alle Regioni in base al numero di mense pubbliche attive sui rispettivi territori.
«È poi compito del lavoratore o dello studente affetto da celiachia comunicare il proprio bisogno di pasti privi di glutine ai responsabili dell’ente di istruzione o del datore di lavoro, in modo che possa essere tenuta presente la sua posizione nel momento in cui si dedicherà alla fruizione del servizio mensa», precisa La legge per tutti.
Diritto alla mensa senza glutine della persona celiaca in luoghi privati
«Ancora non esiste, invece, una norma che preveda il diritto dello studente o del lavoratore celiaco a vedersi servito un pasto senza glutine quando è impiegato in un’azienda privata o è iscritto a un’università o una scuola non pubblica», afferma La legge per tutti. Tuttavia, moltissime scuole e aziende private hanno comunque spontaneamente adeguato i propri servizi di mensa alle esigenze delle persone celiache, istituendo dunque la mensa senza glutine.
Inoltre, secondo La legge per tutti, «è possibile sostenere che anche il dipendente di un'azienda privata o lo studente all’interno di una scuola non pubblica possono vantare un diritto alla mensa specifico per la propria condizione di celiaci: questo diritto è direttamente ricavabile dalla tutela costituzionale prevista per la salute e l’integrità fisica, la quale sicuramente impone ai datori di lavoro e ai responsabili dei luoghi di istruzione di considerare, nel contesto della sicurezza dei luoghi di lavoro, anche le specifiche condizioni di salute dei dipendenti e degli studenti al fine di metterli nella condizione migliore possibile per svolgere le proprie mansioni e di studiare senza rischi per l’organismo». Il riferimento è all'articolo 32 della Costituzione italiana, che al primo comma recita così:
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Diritto alla mensa del celiaco e corretta informazione sulla composizione dei cibi
Infine, lo speciale di La legge per tutti ricorda che «nei locali adibiti al servizio mensa di istituti di istruzione e luoghi di lavoro devono essere affissi dei cartelli nei quali si elencano con chiarezza, precisione e completezza gli alimenti utilizzati, i piatti serviti e la composizione dei cibi che vengono offerti». Lo prevede il regolamento UE n.1169/2011.